Poesia-Giuditta Castelli
Se non
Se non cogliessi la rosa recisa
lungo la via della vita
sprofondati i ricordi lieti
nell'abisso della mente
se non piangessi la viola appassita
sul balcone dell'esistenza
e lasciassi i sogni e le illusioni
solo all'infanzia
se non ascoltassi il discorso del vento
e il miagolio sotto le finestre all'alba
se non giocassi con i miei pensieri
la notte quando tutto è silenzio
se negassi all'Amicia il senso...
mi sentirei un orcio vuoto
abbruttito dal tempo.
(da Giuditta Castelli, "La voce del silenzio", 1989
)
Opere:
IL TRITTICO
poemetti per voci e coro
Metamorfosi
Sull'onda del magnete
Dafne e il Grande Ragno
Le tre opere, ciascuna nata da una progettualità architettonica di raccordo tra le parti attraverso cui il racconto poetico si snoda, sono state scritte per essere lette e per essere rappresentate alla maniera greca. Lo scenario proposto, illustra il professor Edmondo Coccia, è […] qualsiasi luogo dove possa vivere e trascorrere la sua esistenza l’Uomo esule dal Paradiso Terrestre»[1] e dove la poetessa colloca i suoi pensier
Maria Elisa Redaelli,